Finalmente AMMACCÁMM! Il sogno dei miei due amici Salvatore Santucci e Giovanni Improta è divenuto realtà grazie all’intuito e alla voglia di Nicola Taglialatela di scommettere su di loro.

Salvatore l’ho conosciuto circa quattro anni fa che già faceva una pizza da paura a Quarto (NA) e da allora l’ho visto crescere e migliorare ancora, portando la sua arte in giro per il mondo. 

Giovanni…cosa dire…avendoci fatto la scuola media assieme diciamo che lo conosco abbastanza bene, così come conosco la sua pizza de Al 22 nella Pignasecca a Napoli, con cui sono cresciuto.

Insieme abbiamo condiviso tante belle serate, culminate l’anno scorso con la “Pizza…zè”, organizzata nell’ambito del Malazè 2014.

Da sempre le caratteristiche dell’impasto di Santucci e Improta sono la grande idratazione e la lunga lievitazione, che conferiscono alla pizza quella morbidezza e quel gusto unici, mentre l’abilità, poi, nello stendere la pasta, da vita a quel cornicione soffice e pieno d’aria.

Proprio in questa abilità nella stesura della pasta c’è l’essenza dell’AMMACCÁMM, termine napoletano con cui si intende appunto lo “stendere”, ma, mentre tutti i pizzaioli “ammaccano” l’impasto, solo dei professionisti come Santucci e Improta ne ricavano dei capolavori. provare per credere.

Il bel locale di Piazza Capomazza a Pozzuoli è il posto ideale per dare sfogo alla loro arte: grande visibilità, gran bacino di utenza e tanto spazio esterno al fresco flegreo. All’interno bella la scelta degli arredi e molto varia la proposta dei prodotti, grazie alla consulenza del bravo gastronomo Giustino Catalano.

Il grande spazio dato alla preparazione delle pizze è dominato dal magnifico forno con cupola e comignolo ricoperti da lastre di metallo bronzato, pezzo unico uscito dalle mani dell’artigiano Stefano Ferrara, mentre su banco dedicato si potranno preparare anche pizze per celiaci cotte, poi, in altro forno. Grande attenzione per i clienti, quindi, e grande rispetto del prodotto a discapito di qualche coperto in più. Ci avrei scommesso a occhi chiusi. La felicità dei miei amici è la mia. Ci siamo commossi quando è uscita la prima pizza e non solo perchè era buonissima.

Cari Gianni e Totò, Vi auguro tutto il meglio possibile e ci vediamo tra qualche giorno!