Quest’anno per il ferragosto ho pensato di portare le mie bimbe in montagna invece che al mare. Ho pensato che un pò di aria fresca e il contatto con la natura non potevano che fargli bene. Ho subito chiamato Lello e Flavia di Tenuta Montelaura ed eccomi nel verde del loro parco botanico a giocare con le mie figliolette a fare l’esploratore nel bosco. Ci siamo concessi lunghe passeggiate nel parco e su per la montagna tra castagni già carichi di ricci e noccioli già quasi pronti per la raccolta.
Staremo qui due giorni a godere del fresco venticello montano riposando gli occhi e la mente con il verde dell’erba dell’Irpinia.
Il pranzo pre-ferragostano è pronto e, complice la tranquillità del momento, ci possiamo accomodare a tavola in compagnia di Lello, Flavia e dei loro figlioli Veronica e Luigi.
Flavia ci ha preparato come primo zitoni alla cipolla ramata di Montoro con provola e pepe nero, accompagnato dal Fiano di Avellino DOCG “Vigna Acquaviva” di Montesole, e come secondo uno spezzatino di carne di cinghiale cotto in salsa di aglianico accompagnato dall’Aglianico cilentano “Bacioilcielo” di Bruno de Conciliis. Un pò di soppressata e le buonissime pere Mast’antuono chiudono il pranzo.
Dopo aver riposato un pò insieme a Lello e a due ospiti olandesi di Tenuta Montelaura siamo andati a Taurasi per la Fiera Enologica.
Ci ha accolto una gioiosa confusione che poi è diventata quasi ressa con il passare delle ore. Esattamente come un mese prima mi sono lasciato tentare dal caciocavallo impiccato e le salsicce alla brace, particolarmente apprezzati dalle bimbe. Dopo qualche assaggio e un giro in paese in compagnia della dolce Rita, ci siamo rifugiati nel quartier generale di Cantine Lonardo dove abbiamo subito organizzato una degustazione di Grecomusc, Aglianico e Taurasi. I bimbi hanno cominciato a giocare con fogli e pennarelli mentre noi ci confrontavamo in allegria sui vari vini e sempre con ospiti diversi.
Si è fatta l’ora di rientrare a Tenuta Montelaura, quindi salutiamo i nostri amici e torniamo alla base. Infatti la Tenuta è dotata anche di ampie camere dove poter pernottare.
Il sole del ferragosto ci risveglia in uno splendido e silenzioso mattino fatto del canto di un gallo e da profumi d’erba portati da quel costante ed immancabile venticello fresco.
Esploriamo altre porzioni di bosco, ma non riusciremo a vederlo tutto. Le bimbe costruiscono pupazzi con rami, pigne e fiorellini sull’erba e giocano con altri ospiti della Tenuta.
Inevitabilmente arriva l’ora di pranzo e ci apprestiamo al “sacrificio”. Per le bambine Tenuta Montelaura è un’esperienza nuova, fatta di sapori mai provati, di un gusto che non si ritrova negli alimenti che normalmente si acquistano negli alimentari o nei supermercati. Sono sapori di altri tempi; sapori di cui qualcuno (i più fortunati) ha un vago ricordo sepolto in un angolo della memoria e che riemerge assaggiando le delizie fuori omologazione che propone Flavia. Le piccole accettano di buon grado la sfida degustativa che, alla fine, le lascerà soddisfatte e incuriosite di saggiare il sapore di alimenti inusuali quali la capra e il cinghiale.
Partiamo con l’antipasto della casa a base di prosciutto, pancetta e soppressata prodotti con animali di loro proprietà, accompagnati da ricotta e mosto cotto di aglianico.
Un secondo antipasto è insalata di cipolla ramata di Montoro aromatizzata con aceto al mosto cotto di aglianico eaccompagnata da freselle bagnate con olio di Ravece.
I primi piatti fatti con pasta fresca fatta in casa: Fusilli avellinesi ai profumi dell’orto e poi Zuzzeri al ragù.
Il Fiano di Avellino DOCG di Sarno 1860 accompagna l’antipasto e i fusilli.
A seguire tre secondi: Arrosto di maiale ai ferri, stufato di agnello con stracciatella di uova fresche, braciole di capra al ragù.
Abbiamo accompagnato gli zuzzeri ed i secondi con un rosso Donna Chiara Colli Taurasini DOC di Clelia Romano.
Per contorno una fresca insalata dell’orto di Lello e Flavia, prima di passare alla macedonia di frutta fresca ed al dolce fatto in casa: torta di crema con panna e fragole.
Dopo tanto mangiare una ristoratrice passeggiata nel parco botanico è necessaria. Il sole è caldo ma la calura non si avverte. Come è lontano il pensiero dell’afa cittadina o dell’asfissiante calore della sabbia delle spiagge affollate, così come lontanissima è la confusione del traffico delle città e il chiassoso rumore dei bagnanti. Nella pace di questi luoghi abbiamo potuto rilassare la nostra mente e il nostro fisico, ritrovando anche il piacere del contatto con la natura e riscoprendo gusti e ritmi ormai lontani dal nostro omologatissimo e costante ritmo di vita.
Ci voleva proprio.
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TENUTA MONTELAURA
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Celzi di Forino (AV)
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