La Cote de Beaune è una striscia di territorio lunga circa 20 km che si trova nel sud della Cote D’Or, dal singolare sottosuolo segnato da ampi strati di roccia calcarea, marmorea, gessosa, situate a profondità variabili, ma non è inusuale trovare alcuni banchi affioranti. Si tratta di pietre molto compatte, originatesi centinaia di milioni di anni fa, ricoperte da strati di ghiaia, marna, argilla. L’interazione con un clima dalle forti escursioni termiche tra notte e giorno danno origine a un terroir benedetto e unico al mondo.
Ed è proprio di questo spicchio di terra di Borgogna che si è piacevolmente parlato con Armando Castagno in una serata organizzata da Buongiornovino nell’accogliente Abraxas, il locale di Nando Salemme.
L’idea era di proporre la degustazione di vini provenienti dalla Cote de Beaune, in un ideale percorso disegnato da Armando, abbinati da Nando ai piatti della casa preparati dallo chef Tommaso Di Meo.
Abbiamo cominciato con il Bourgogne Aligoté 2013 di Paul Pillot, vino bianco dal colore quasi impercettibile dai forti richiami citrici e floreali che lasciano presagire con un gusto nettamente orientato verso l’acidità e che i 12 mesi passati in botti di legno esauste sono riusciti solo parzialmente ad ammansire. Il finale minerale di gesso è la giusta chiosa.
Proseguendo nel viaggio di questa terra di bianchi di inarrivabile spessore, il pinot noir di Lamy Pillot, Les Blanches Fleurs, Beaune 2014. Il colore del pinot noir è netto, così come sono nette le note aromatiche di piccoli frutti neri freschi, rimandi terrosi, a tratti ematici, che arrivano prima delle note floreali e speziato. Il tannino è elegante, definito, piacevole. L’acidità prevale accompagnando il sorso fresco sino al finale minerale.
I crostini di alici con burro e pomodoro, una fresca tartàre di carne con uovo marinato, mozzarella di bufala impanata, salsiccia con verza e castagne, casatiello, hanno egregiamente accompagnato la degustazione dei primi due vini.
Passiamo al secondo rosso della serata, Auxey Duresses 1er Cru, il Climat du Val 2014 di Vaudosey Creusefond, altro pinot noir 100% che profuma di frutta, scorza d’agrume, sentori minerali di terra e gesso. Il sorso è deciso, fresco e dotato di ottima trama tannica.
Nella Cote De Beaune i rossi si bevono prima dei bianchi e, quindi, ora tocca ad uno chardonnay 100%, Pernand Vergelesses Les Cloux 2013 di Rollin. Il colore è un bel giallo paglierino e le note di crema pasticciera, scorza di agrume, mandorle del corredo olfattivo ritornano alla fine del sorso che è fresco, dominato dalle durezze dei richiami minerali e una persistenza gustativa lunghissima.
Tocca alle tagliatelle al ragù bianco di coniglio, delicatissimo e gustoso, e agli involtini di carne di maiale con friarielli e provola, ricchi e saporiti.
Tocca al Corton Bressandes Grand Cru 2013 di Poisot, un rosso da pinot noir 100% che profuma nettamente di frutta con rimandi speziati e minerali. Il sorso supera ogni aspettativa con la sua agilità, la sua freschezza, un bel tannino che ti accarezza delicatamente perdendosi nella lunga persistenza gustativa.
Chiudiamo con un Mersault 1er Cru, Le Poruzot Dessus 2014 di Arnaud Tessier. E qui la prima sensazione è che lo chardonnay della Cote De Beaune raggiunge un livello altissimo. Un naso estremamente complesso, vario, in continua evoluzione, difficile da fissare se non in un lasso temporale breve. Sono costanti le note di crema di pasticceria e di agrume, mentre si accavallano vicendevolmente i sentori minerali, le note speziate e quelle fruttate. Il sorso è potente, la mineralità domina assoluta il palato che resta fresco e piacevolmente agrumato per molto, molto, molto tempo.
La chiusura della serata è affidata ad una piacevolissima delizia al limone.
La competenza, preparazione, ma principalmente la passione e l’amore di Armando Castagno per questi vini ed il loro terroir arriva netta all’ascoltatore, merito anche della sua abilità di narratore in grado di trasmettere bene l’emozione provata nel visitare i luoghi dei vini che si stanno degustando.
Gran bella serata dove gli amici di Buongiornovino hanno voluto regalarci una splendida emozione, più che degnamente affiancati dalla cucina di Abraxas, che non è mai banale. La Borgogna della Cote De Beaune è ora più vicina.