Non l’ho detto a nessuno, ma questa modesta pagina web ha da poco compiuto un anno.

Sono contento dei 62 articoli e delle oltre 11200 visite complessive ottenute, specialmente se si tiene conto del poco tempo che ho da dedicargli.

In maniera silenziosa, quindi, ho deciso di festeggiare a mio modo il compleanno di Giri di Vite e non potevo trovare occasione migliore della manifestazione “Andar per Taurasi”. Così il 29 aprile 2012 ho trascorso una splendida e calda giornata nel borgo irpino, ospite di Cantine LonardoContrade di Taurasi.

A parte i preparativi nel terraneo di Vico Casale per l’impegnativa giornata di festa, ho avuto modo di godermi un assaggio globale dei vini, di visitare la cantina, di vedere le vigne e ascoltare i racconti di Sandro, Rosalba, Antonella e Flavio, mentre i bambini giocavano con il terreno taurasino con loro (e mio) enorme divertimento.

Allora ecco i vini degustati per il compleanno di Giri di Vite, non in ordine di assaggio:

 

Grecomusc’ IGT Campania Bianco 2011 (campione di vasca)
In via di definizione ma gia discretamente riconoscibile. Si avverte già che sarà una splendida versione, complice l’annata favorevole. Da accaparrarselo una volta imbottigliato, sbrigandosi, data la velocità con cui viene esaurito.
 
Grecomusc’ IGT Campania Bianco 2010
Molto, molto meglio rispetto a novembre 2011, quando (imbottigliata da troppo poco tempo) venne offerta al pubblico arbitrio nel corso di una verticale al Ristorante Rosiello a Napoli. I sentori si sono meglio definiti, seppure restano ancora troppo freschi per poter essere considerati da Grecomusc’. In bocca il vino appare più amalgamato e armonico. Si sta facendo, pian pianino e noi lo aspettiamo.
 
Grecomusc’ IGT Campania Bianco 2007
Lievi note ossidative, a tratti sulfuree, quasi di grafite, ma gradevoli e non pungenti per questo vino dalla bevibilità unica. In bocca resta morbido ma ancora fresco e rotondo. Godibile. Lo riproveremo.
 
Aglianico Irpinia DOC 2008
Un signor Aglianico! bellissima espressione dell’uva irpina. Ideale per ogni tipo di pranzo. Legno non invasivo, gusto fruttato e fresco. Apri la bottiglia e non smetti di berlo. E’ al suo top. 
 
Taurasi DOCG 2008 (in anteprima, non ancora commercializzato)
Un cavallo di razza. Giovane e scalpitante, con tanta voglia di galoppare. Occorre tenerlo ben imbrigliato, per il momento. Ancora un pò di bottiglia in cantina e poi si potrà acquistare. Pazienza.
 
Taurasi DOCG 2007
L’annata calda si sente in questo vino ma la sua complessità e la viva acidità, lo aiutano a guardare molto avanti. L’uso sapiente del legno non fa essere stanchi di gustare questo vino in cui la frutta domina i colori, i sentori e i sapori. Bello il finale alla marasca. Da prendere al volo.
 

Taurasi DOCG 2007 Cru “Coste”
Corredo olfattivo intrigante e avvolgente per questo cru di taurasi, alla sua prima annata di produzione. frutta rossa croccante ma anche tanto floreale che sa di viola. La freschezza e la morbida tannicità di questo vino lasciano presagire un’evoluzione pacifica e costante nel tempo: gradevole oggi, perfetto domani. Come ogni cru che si rispetti è la fotografia del terreno dove l’uva affonda le radici: un terreno che degrada verso il fiume fatto da rocce disciolte su banchi calcarei.
 
Taurasi DOCG 2007 Cru “Vigne d’Alto”
Spiazzanti le prime note olfattive di queso vino. Sentori sulfurei e terrosi si affiancano al fruttato. Dopo un pò nel bicchiere emergono altri sentori di cacao a rendere ancora più complesso questo cru di Taurasi. in bocca l’acidità e la salinità sostengono un tannino importante ma anche una buona morbidezza. Molto imponente il terroir in questo cru, proveniente da una vigna fatta di terreni costiuiti, per lo più, da cenere vulcanica. Anche questo è un vino che si farà, perchè, come i vecchi contadini irpini sanno, l’attesa è determinante per ottenere il meglio.
 
Taurasi DOCG Riserva 2003
Ecco un altro fuoriclasse. Di quelle bottiglie che puoi stappare senza paura di sbagliare. La tipicità di questo vino, la sua franchezza, lo rende abbinabile con qualsiasi pietanza a base di carne o particolarmente complessa, a formaggi e salumi. La sua frutta matura e quelle note di confettura di fragola la rendono gradevole all’olfatto ed il suo tannino rotondo, ma forte e ben equilibrato dalla bella morbidezza, soddisfano il gusto con sensazioni finali, ora di frutta, ora di tabacco. Impossibile non averne in cantina.
 

Devo solo ringraziare i miei amici di Cantine Lonardo, Sandro e Rosalba per la bella accoglienza e Antonella e Flavio per la splendida disponibilità, del tutto inconsapevoli di questo articolo e della finalità dei miei (ripetuti) assaggi.

In ultimo vi lascio con un ottimo suggerimento per godervi un bel calice di Taurasi di Cantine Lonardo – Contrade di Taurasi: acquistate il libro di Flavio Castaldo “L’Archeologia dei vini in Campania” edito da Archeologia Attiva. Io ho sorseggiato del Taurasi 2003 mentre lo leggevo e vi assicuro che le nozioni apprese sono risultate molto più emozionanti…. Provare per credere!

Buon compleanno GIRI DI VITE!