E come mancare! Stefano Bollani con Danish Trio a Salerno.

Prenoto i biglietti con congruo anticipo, via internet, scegliendo i posti rigorosamente nella prima fila del secondo settore di platea (per non avere nessuno davanti) e attendo con ansia la sera del concerto.

Scoprire che avevano venduto, per un piccolo errore organizzativo, due volte gli stessi posti e vederti assegnato un posto diverso (peggiore), non mi ha scoraggiato, anche perchè la voglia di ascoltare Bollani era tanta.

Concerto frizzante e variegato, dominato dalla verve del Bolla che, ben spalleggiato dai due bravi musicisti danesi, forti del decennio di affiatamento, ci hanno fatto trascorrere una bella serata. Abbiamo ascoltato canzoni di Antonio Carlos Jobim, un pezzo danese tratto da “Gleda”, un disco del 2005, e una sorprendente versione di Billie Jean di Michael Jackson che ha strappato sorrisi ma anche tanti applausi.

Un’ora e mezza trascorsa in un attimo, senza pause, senza staccare il ritmo, con belle performances di Jesper Bodilsen al basso e Morten Lund alla batteria.

Mentre attendenvo di incontrare i musicisti ho riletto la biografia di Bollani, che è notevole. Dagli esordi, nel 1993, suonando con artisti pop come Raf, Jovanotti e Irene Grandi, alle grandi sessions jazz con Enrico Rava, Paolo Fresu, Mark Turner, Larry Grenadier , Paul Motian, Gato Barbieri, Pat Metheny, Chick Corea, Uri Caine e tanti altri, per arrivare alle collaborazioni con artisti come Peppe Servillo, Elio e le storie tese, Samuele Bersani, Fabio Concato, Daniele Silvestri, Joe Barbieri. Nella sua carriera anche un libro “La sindrome di Brontolo”. In radio e tv Bollani è stato ospite di molti programmi fino a condurne uno tutto suo, dal titolo “sostiene Bollani”, andato in onda su Rai 1 nell’autunno del 2011.

Inutile elencare i tanti premi ricevuti da un artista poliedrico e versatile come lui, quindi vi rimando al suo sito per ulteriori approfondimenti.

Finalmente è giunto il mio momento di conoscere Stefano Bollani e dopo le foto ricordo gli ho chiesto quale fosse il suo cibo preferito e quale il vino del cuore.

Per il cibo mi ha guardato e mi ha detto che mangia qualsiasi cosa, ma per il vino, pur dichiarandosi un consumatore non colto in materia, mi ha detto che gli piace “Il Bruciato”, che acquista all’enoteca sotto casa sua.

Grande personaggio il Bolla, torneremo a sentirlo suonare. Nel frattempo mi resta in mente Billie Jean….