Sabato 25 giugno 2011 eccoci a Somma Vesuviana (NA) per l’annuale Festa della Tammorra.

La musica popolare è molto sentita nei paesi che circondano il Vesuvio ed è ancestrale la tradizione di canzoni, balli e canti che anima i tanti gruppi che vanno oltre il folklore popolare, sfiorando il tribale.

Ci sono stand gastronomici dove poter degustare (abbiamo provato tutto!) e comprare vari prodotti, dai formaggi ai salumi, dalle salse alle composte, alle conserve, dall’olio agli strumenti musicali per poter emulare i veri suonatori.

Acquistiamo le nostre castagnole d’ordinanza e ci lanciamo, come tutti, in qualche gruppo di suonatori accompagnandoli ritmicamente.

Il parco pubblico che ospita la festa è fornito di giochi per i bimbi e quindi le piccole si divertono sugli scivoli mentre attendono l’ora dell’apertura dei banchi per i panini.

La gente si raggruppa, tira fuori gli strumenti, castagnole, putipù, triccheballacche, tammorre, flauti e castagnole e si lancia in balli e canti scanditi da melodie ritmate.

Tra un ballo e l’altro è ora dei nostri panini con la salsiccia alla brace che possiamo accompagnare con melanzane sott’olio o a fungetiello, funghi e carciofini sott’olio e friarielli. Optiamo per salsicce e friarielli.

Passiamo alla botte per il nostro bicchiere di vino rosso d’ordinanza. Un vino contadino, abboccato, ruffiano e corposo. Adattissimo alla festa.

I balli, e i canti si fanno più intensi, il numero di persone aumenta. Suonatori, cantanti e danzatori di ogni sesso ed età si scambiano i ruoli in un clima reso più caldo dal vino e dal contatto fisico tra le persone che ballano al ritmo delle tammorre.

Quando lasciamo la festa impazzano i ritmi più forti, complice il vino e la splendida serata estiva.

Ci siamo divertiti e abbiamo continuato a suonare le castagnole fino a casa.

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