In questo periodo Napoli mi sta stupendo per il fermento enogastronomico e per la tendenza di proporre locali con concept diversi dalle classiche pizzerie o ristoranti.

La massiccia invasione di programmi televisivi di cucina e di canali tematici sul cibo, da un lato consente di conoscere, incuriosendo, diverse culture di intendere il mangiare, dall’altro, purtroppo, causa perdita di personalità e di tradizione.

Non è il caso di MEATIN’ che, grazie a una felice intuizione dei suoi proprietari, ha portato a Napoli la cultura della cottura al Barbecue, semisconosciuta ai più, che, erroneamente, la omologano alla classica brace, coniugandola con la tradizionale cucina partenopea e campana.

Luca Nappi, Giovanni Stanzione e Angelo Aruta si sono affidati alle competenze e alle capacità di Maurizio Cortese (CEO di Corteseway) per realizzare un progetto che profuma di brace e di nuovo. La giovane ciurma, che vede a capo della brigata di cucina lo chef Paolo Cozzolino e a coordinare la sala Lucio Mosca, è stata affidata all’esperienza e al talento di Peppe Guida (stella Michelin a Vico Equense con la sua Osteria Nonna Rosa). La comunicazione è affidata alle capaci mani del dinamico staff della Di Punto Studio di Donatella Bernabò Silorata.

Notevolmente alta la qualità dei prodotti scelti per comporre il menù, dove spiccano le carni e i salumi iprini di Mario Carrabs, come alta è la qualità della lista dei vini, che vede etichette campane provenienti da tutte le province unite a una bella selezione di birre, champagne francesi, liquori e superalcolici.

La capacità di lettura dei piatti tradizionali di Peppe Guida emerge netta dalla lettura del menù e l’utilizzo del barbecue è stato sapientemente inoculato nelle ricette. Attendiamo il prossimo 21 novembre quando ci sarà il taglio del nastro ufficiale e si accenderanno i carboni degli splendidi barbecue Weber.

A proposito di novità, nella bella sala, dai colori volutamente richiamanti uno stile caldo, informale e rustico (belli i tavoli in legno massello), sono in esposizione vari modelli di barbecue Weber poichè il locale ne è anche rivenditore; quindi il cliente, se incuriosito dalle modalità di cottura al barbecue, vuole cimentarsi a casa nelle preparazioni può farlo acquistandone uno direttamente al Meatin’.

Il messaggio è chiaro: chi fa ristorazione non lo fa in maniera fine a se stessa ma, principalmente, per fare cultura sperando nella sua diffusione attraverso i propri clienti.

Bravi e in bocca al lupo! Noi il 21 ci saremo, e voi???