28 giugno 2011 – Ho fatto tardi, o meglio, il treno ha fatto ritardo da Roma e mi devo sbrigare per attraversare tutta la città dalla stazione centrale a Via Epomeo.

Stasera gli amici dell’enoteca Vini Divini hanno organizzato una degustazione dei vini dell’azienda toscana BINDELLA.

Arrivo poco dopo l’inizio delle operazioni di stappo ed Enzo mi accoglie sorridente mentre la simpaticissima moglie Tiziana mi invita a servirmi delle tante bontà che accompagneranno la degustazione. Il buon Rosario Russo, rappresentante di Bindella, sta illustrando i vini in proposta.

Dopo i saluti agli altri amici presenti mi concentro sulle bottiglie: ne conosco appena un paio, non sono ferrato in materia, quindi mi aiuto con le informazioni della brochure per definire una ideale scaletta di assaggio.

Bindella è un’azienda svizzera di importatori di vino del Chianti che nel 1984 decise di investire in Italia acquistando a Montepulciano (SI), in pieno territorio dell’omonimo Vino Nobile (D.O.C.G.), la Tenuta Vallocaia, che si compone di 93 ettari di terreno, di cui un terzo a vigneto, più un caratteristico casolare.

Il primo vino da degustare è il FOSSOLUPAIO, Rosso di Montepulciano D.O.C. del 2009, 90% sangiovese e 10% altri vitigni (non specificati) che fa solo inox più 3 mesi in bottiglia.

Il secondo vino è il BINDELLA base, Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. del 2007, 85% sangiovese e 15% altri vitigni (non specificati), 18 mesi in rovere più 6 mesi in bottiglia.

Il terzo vino è il BINDELLA riserva, Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. del 2007, 85% sangiovese e 15% altri vitigni (non specificati), 24 mesi in rovere più 12 mesi in bottiglia.

Il quarto vino è I QUADRI, Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. del 2007, 100% sangiovese, che fa 18 mesi in rovere più 12 mesi in bottiglia.

Il quinto vino è il VALLOCAIA, Toscana IGT, uvaggio di Syrah, Cabernet Sauvignon e Sangiovese, che fa 18 mesi in rovere più 12 mesi in bottiglia.

Il sesto vino è l’ANTENATA, Toscana IGT, 100% merlot, che fa 12 mesi in rovere più 12 mesi in bottiglia.

Rosario mi spiega che l’azienda produce anche olio, grappe, vino bianco, passito e vin santo.

Personalmente ho seguito l’ordine proposto ma ho riscontrato che questo, al mio gusto, non risultava congruente. I vini sono tutti buoni, alcuni mi sono piaciuti più di altri, ma per mia scelta non esprimo giudizi tecnici sui vini che degusto.

Mi servo più volte al banco delle bontà, dove Tiziana rifornisce continuamente i piatti di cose nuove e ri-degusto i vari vini.

Dopo qualche sorso e qualche sguardo d’intesa, cominciano i confronti e i raffronti di opinioni tra i presenti, cui si sono aggiunti Emanuela Russo e Gerardo Vernazzaro di Cantine Astroni, ultradecennali amici di Enzo e Tiziana.

Trovo sempre interessante, oltre che divertente, ascoltare Gerardo Vernazzaro, enologo oltre che di Cantine Astroni anche dell’Azienda Agricola Monte di Grazia, che riesce ad arricchire sempre i discorsi con particolari squisitamente tecnici ma rendendoli comprensibili a tutti. Gli astanti sono rapiti dalla dialettica e dalla evidente competenza del personaggio, tanto che lo mettono al centro dell’attenzione, sollecitandolo e stimolandolo con ogni tipo di domanda. Gerardo non si sottrae, anzi, rincalza a ogni risposta. E’ il suo carattere. Chi ha avuto la fortuna e la pazienza di poterlo osservare nel suo “habitat” naturale sa bene che Gerardo è una inesauribile fonte di informazioni e di stimoli oltre che un vulcano di idee. Stasera qualcuno se ne sarà sicuramente accorto.

La serata si conclude con le tradizionali quattro chiacchiere tra amici veri, con cioccolata Amedei, rhum e grappa che Enzo preleva con gioia dagli scaffali per condividerle con tutti noi.

Sono contento per Enzo e Tiziana che tanto credono in questa loro nuova avventura. La degustazione di stasera è solo la prima delle tante che saranno organizzate e il successo di questa serata ne lascia presagire molti altri.

Io, naturalmente, ci sarò. Sempre.

Ad Maiora!